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martedì 19 settembre 2023

Basilica Paleocristiana di San Foca , in Priolo Gargallo (SR)

Tra i siti culturali più importanti di Priolo Gargallo, cittadina a nord di Siracusa, vi è la basilica paleocristiana di San Foca. Scoperta dall’archeologo Paolo Orsi, la costruzione della chiesa risale al IV secolo d. C. Questa è dedicata al santo Foca, patrono dei marinai, detto anche “l’ortolano martire”, poiché giardiniere di una città del Mar Nero vissuto tra il I e il II secolo. La basilica San Focà era originariamente a tre navate, divise da muri spessi con archi a tutto sesto. Oggi la struttura è rimasta pressoché invariata, fatta eccezione per la navata nord e le volte a botte (sostituite dal tetto in legno) crollate in seguito al terremoto del 1693.
Foca (chiamato Foca l'ortolano, o Foca di Sinope, o anche Foca di Antiochia) è stato, secondo la tradizione, un cristiano che subì il martirio nel III secolo. Foca viene descritto come un uomo di Sinope, gentile e ospitale. Condannato a morte per la sua fede cristiana, ospitò anche coloro a cui era stato affidato il compito di giustiziarlo, non si sottrasse con la fuga alla condanna e anzi, per evitare ad altri un lavoro faticoso, scavò la fossa in cui doveva essere seppellito. San Foca è protettore dei giardinieri, degli ortolani, dei marinai, e di coloro che sono stati morsi da serpenti.

venerdì 18 agosto 2023

1126 17 agosto 2023 , Catania e Sant'Agata

S. Agata V. e M. Festa della Traslazione delle Sacre Reliquie a Catania. Le reliquie della Santa furono trafugate a Costantinopoli nel 1040 dal generale bizantino Giorgio Maniace. Nel 1126 due soldati (forse francesi), Giliberto e Goselino, le rapirono per consegnarle al Vescovo Maurizio nel Castello di Aci. Era il 17 agosto 1126, il popolo catanese, svegliato durante la notte da uno scampanio a festa, non perse tempo a cambiarsi d'abito e si riversò in strada così come si trovava, anche a piedi nudi e in camicia da notte, (l'origine del "sacco" che rappresenta il camice bianco da notte con il quale i cittadini si riversarono per le strade per accogliere prima possibile le reliquie finalmente recuperate). Lo storico incontro dei catanesi con le spoglie di Sant'Agata avvenne nel quartiere di Ognina, dove in seguito fu eretta una chiesa che nel 1381 la lava circondo senza distruggere, ma che più recentemente fu abbandonata e infine lasciata andare in rovina. Il 17 agosto 1126, le reliquie rientrarono nel Duomo di Catania. Questo evento, il rientro delle reliquie nella città, viene commemorato il 17 Agosto a Catania. La festa si svolge in maniera ridotta rispetto ai grandiosi festeggiamenti di febbraio, ma attira comunque nel centro storico della città dell'elefante migliaia e migliaia di fedeli, turisti e curiosi. Oltre alla messa in onore di Sant'Agata, nel tardo pomeriggio si svolge una breve processione con lo scrigno contenente le reliquie e il mezzobusto reliquiario, nei dintorni della Cattedrale e di piazza Duomo, con gli spari di straordinari fuochi pirotecnici all'arrivo a piazza Borsellino e all'uscita e al rientro delle reliquie. Le celebrazioni hanno inizio la mattina del 17 agosto, ma il vero punto centrale dei festeggiamenti si ha alla Cattedrale di Catania alle ore 19 con la Solenne Celebrazione presieduta dall'Arcivescovo di Catania e seguita alle ore 20.30 dalla processione del busto reliquiario di Sant'Agata secondo il seguente itinerario: Piazza Duomo, Porta Uzeda, via Dusmet, via Porticello, piazza San Placido, via Vittorio Emanuele II, piazza Duomo.

Il mio territorio

Camminare ascoltando il silenzio . . . Camminare parlando con il silenzio. Ascoltare ciò che il silenzio racconta. Il racconto di una vita vissuta e trascorsa. Immaginare la vita vissuta da chi ci ha preceduto. . . Contemplare la meraviglia . . . Riempirsi dei profumi e dei colori di questa natura. Camminare e camminare e camminare . . . Il resto viene con calma