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martedì 12 novembre 2013

La danza della vita

La vita ci solleva e ci conduce da un luogo all'altro, il fato ci muove da un punto all'altro. E noi, presi tra i due, sentiamo voci spaventose e vediamo solo ciò che si frappone come ostacolo sul nostro cammino. Le notti passano e viviamo nell'incoscienza; e i giorni ci salutano e ci abbracciano. Ma noi viviamo nel continuo terrore del giorno e della notte. Ci aggrappiamo alla terra, quando il Signore ci spalanca le porte del cuore. Calpestiamo il pane della Vita, mentre la fame ci attanaglia il cuore. E' buona la Vita con l'uomo, ma com'è lontano l'uomo dalla Vita! Con l'età, l'eremita che è in me diventa sempre più determinato. La vita è una visione piena di infinite, dolci possibilità e realizzazioni. Ma gli uomini sono così esili, hanno l'anima così esile, ed è esile il loro parlare. La vita è grandiosa, l'uomo è piccolo. E c'è un abisso tra la vita e l'uomo. Non si può ridurre l'abisso senza inarcare l'anima e diventare contorti. Vale la pena che un artista diventi acrobata? L'albero che riesce a ingannare la vita vivendo all'ombra inaridisce quando lo trapiantano al sole. (i versi sono di Kahlil Gibran)

una passeggiata ad Acate (Ragusa)

Acate, il suo nome non deriva dal compagno di Enea, bensì dall'antico nome del fiume Acate, oggi Dirillo. Fino al 1938 era conosciuto come il Feudo dei Principi di Biscari. I signori del luogo erano i nobili Paternò Castello di biscari. "QVISTV CASTELLV ET SITV DI LA TERRA FICHI FABRICARI LV MAGNIFICV SIGNVRI GVLLM RAMVNDN LV CASTELLV" ..... Dell'edificio tardo quattrocentesco restano la torre di Nord-Ovest e parte della struttura muraria sul lato nord, mentre per il resto si deve pensare ad un inglobamento nelle opere successive.