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martedì 24 giugno 2014

C'era una volta un fèudo ...

C'era una volta un fèudo ... Un fèudo?!, ma cos'è un fèudo?! ... Il fèudo è un territorio governato da un Signore, il quale ha pieno potere su tutto, su cose e persone. Il signore del fèudo può essere buono o cattivo. Io, ti racconto o cerco di raccontare, la storia di un fèudo con un Signore buono. La storia di questo fèudo, fèudo "Rizzolo" nel bel mezzo dei Monti Iblei, inizia quando due fratelli inglesi di nome Eaton, acquistano i terreni di quello che era fèudo Maiorana. Con gli anni i terreni passano ai figli di questi due nobili fratelli fino a quando Elsie, una delle figlie sposa il Marchese Cassis, Senatore del Regno e Consigliere di Stato e rimane unica proprietaria. I Cassis desiderano trasformare il fèudo in una comunità agricola libera e autosufficiente. Cosa fanno allora?! ... Intorno agli anni 1870 - 1880 da Messina, dove loro risiedevano, mandano alcune famiglie di agricoltori. Questo fèudo possedeva tutti i requisiti per realizzare cose belle. Il fèudo aveva la scuola, il servizio postale, la chiesa, le case. Quanta vita in questo Borgo. Vi era l'attività agricola, l'allevamento del bestiame, la produzione di olio e di seta. Lungo la strada, infatti, si incontrano tanti alberi di gelsi. C'era anche il frantoio ... Si coltivano gli agrumi, le mandorle, il vino, l'olio , l'opificio per la produzione della seta. Nessuno soffriva o si annoiava. Si facevano le feste.Ho incontrato una persona cresciuta in questo Borgo. Le ho detto della mia "scoperta" e le ho raccontato del mio entusiamo dinanzi a si tanta meraviglia e, una grande commozione, l'ha invasa. Mi ha raccontato della sua infanzia, dei suoi giochi, della vita trascorsa in quei campi, in quelle case, nella scuola che frequentava. Quanta commozione nelle sue parole. Mi ha raccontato dei Natali trascorsi e del presepe che facevano, del divertimento per la festa di carnevale .... La Chiesa, elevata a Parrocchia, aveva una vita attiva. C'era la Messa, si celebravano i Matrimoni, si amministravano i battesimi, i bambini facevano la loro prima Comunione ... L'ultimo battesimo è stato amministrato all'inizio degli anni '70. Adesso c'è il silenzio. Ci son capitata un pò per caso in questo Borgo. Son rimasta affascinata. Camminando tra le rovine si sente l'eco della vita passata. Una vita fatta di semplicità, di armonia, di gioia e sacrificio. Senti il frusciare delle foglie, osservi ilvolo solitario di una farfalla, senti il campanaccio di un vitellino. Guardi l'incanto della natura e non si può restare indifferenti L'occhio spazia in si tanta meravigliosa bellezza. C'era una volta un fèudo ... C'era, oggi ci sono i suoi resti, c'è l'eco della sua vita, eco che non può disperdersi e finire. Questa è la storia del Borgo Torre in contrada Rizzolo nel Comune di Buccheri.

1 commento:

  1. Per noi abitanti di Buccheri, purtroppo, Rizzolo era una "frazione molto distante" e a parte qualche rara apparizione dei "rizzolesi" che capitavano a Buccheri negli anni '50 e '60 per sbrigare le loro pratiche amministrative non mi è mai capitato di incontrarne altri. In quel periodo vi abitavano circa 400-500 persone (credo). Quando verso la metà (o la fine) dagli anni '90 ci sono andato per la prima volta in vita mia, Rizzolo era già completamente disabitato e anche io ho provato una emozione strana nel "rivivere" quello strano borgo dalle strane strutture e con le chiare impronte non solo agricole ma anche dell'industria inglese ottocentesca. So che in quegli anni '90 vi avevano tentato un agriturismo in un grande caseggiato (e l'avevo visto ben ristrutturato, sebbene con porte e finestre sbarrate) ma penso che non abbia avuto fortuna ed è rimasto chiuso.

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