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venerdì 1 ottobre 2021

Camminare nella Grande Bellezza

Camminare è una grande cosa. Camminando osservi, contempli, ti perdi. . . Cammini ndentro la Grande Bellezza senza rendertene conto. Che grande cosa camminare a piedi. Quando poi, la Grande Bellezza, puoi ammirara da vicino è il massimo. Ovili, casolari, ville, masserie e tanto altro. Rapiscono lo sguardo, il cuore, l'anima. . . Si osserva in religioso silenzio. Si fa attenzione ad ascoltare quello che le pietre, i muri, il pozzo raccontano. Molte volte si arriva a capire la loro storia, altre volte si può solo immaginare.

martedì 13 aprile 2021

Feudi e Contrade ...

Il nostro territorio nascondi tesori immensi. Tesori che aspettano di essere trovati. Tesori che aspettano un pò di vita. Per scoprire questi tesori serve camminare. Quante scoperte durante il cammino. Camminare, osservare, ammirare. . . Si scoprono antichi feudi, baronie, casolari. In Contrada Fondacazzo tra Lentini e Francofonte, trovate questa antica casa o Masseria. E' di un fascino indescrivibile. Quel glicine, poi, è il massimo della meraviglia. Più passa il tempo, più il degrado impera. Il glicine, però, ogni anno RI-FIORISCE. Quel glicine rende la casa, una favola. Mi piace andare a "trovare" questa meraviglia. Mi piace vedere il glicine fiorito. Mi piace osservare e fantasticare. Fantasticare sulla vita che ha riempito, a suo tempo, quelle stanze, il terrazzo, la campagna circostante. Mi piace immaginare e "vedere" la padrona di casa, le fanciulle, i bimbi, il massaro, gli operai... Mi piace immaginare e "sentire" i canti, le nenie, i discorsi ... E' bello, per me, tutto questo. Non posso ridare una vita fisicamente reale ma... la fantasia aiuta tanto. La bellezza e il fascino naturale, fanno il resto.

venerdì 26 marzo 2021

Chiesa Santa Maria dei Malati

Nell'anno 1149, poco distante da Lentini (6 km circa) su una collina, fu fondata una "casa ospedale". Questa Commenda fu diretta dai religiosi Militari di San Lazzaro. Fra i ruderi dell'edificio fu trovato un cancello di ferro con una scritta a rilievo: "LIOTA CARUSO ME FECIT 1149". In una lapide del fabbricato, posta sopra la porta piccola della chiesa, era scritta la data "15 luglio 1488". Stava ad indicare la data della fine dei lavori della nuova costruzione, dopo che Re Martino con un diploma del 17 marzo 1394, elesse Commendatario della Chiesa, Simone de Rubeo, canonico palermitano e Regio Cappellano. Soppressa la Commenda, rimae solo la chiesa chiamata "SANTA MARIA DEI MALATI", e fu affidata al Cappellano sac. Giuseppe Landolina nel 1591. Distrutta dal terremoto, la chiesa, venne riedificata nello stesso posto nel 1704, con poche stanze che fungevano come eremitorio. Sulla porta maggiore della chiesa, si leggeva "DON ROSARIO FIAMMA Tesoriere, 1704". In seguito fu un susseguirsi di abbandono e "disinteresse". Qualcosa più terribile di un terremoto ci presenta ciò che vedete. Ruderi in disfacimento.
Peccato. . . Indifferenza, incuria, vandalismo e tanto altro, distruggono la nostra storia.