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giovedì 8 giugno 2017

Pensavo: "Sarebbe bello fare un Museo a cielo aperto"

Mettersi in cammino di buon mattino. Percorrere strade e stradine fatte e rifatte...Ogni volta che le rifaccio, guardo tutto con occhi diversi. Vedo qualcosa che mi era sfuggito, scopro sempre qualcosa di nuovo, di bello, di armonioso. Vicoli, vicoletti, cortili, cortiletti. Case diroccate, finestre spalancate....qualche gatto che scappa e qualche cane che abbaia. E' tutto stupendamente meraviglioso. Parlano i muri, parlano le case, parlano i vicoli.
Non mi stanco mai di percorrere gli stessi vicoli,hanno un fascino particolare. Se mi fermo e chiudo gli occhi, "vedo" la vita del tempo trascorso. Vedo i bimbi giocare, le comari sull'uscio, la giovane che aspetta l'innamorato......
....... Risento gli zoccoli di un cavallo che sale l'antica via. Sento i canti, il chiacchiericcio, i suoni, i profumi gli odori del cibo...... Sono in uno dei quartieri più antichi di Lentini:U Roggiu (il Roggio)
Il Roggio prende il nome dall'antica torre campanaria che ospitava un orologio in via Flavio Gioia. Pare che la torre sia stata costruita sui ruderi della chiesa di San Nicola. Dal Roggio si arriva al Castellaccio. Chissà quante volte Federico ha percorso quella strada......... Il cammino accompagnato dalla fantasia è una magnifica compagnia.
Il quartiere, oggi, è avvolto nel silenzio, nell'oblio.... Le persone che lo abitano stanno tutte nel palmo di una mano. Le straduzze si percorrono in un silenzio riverenziale, c'è solo qualche cane solitario che ti abbaia. Le erbe danno un tocco di delicatezza ai muri sgretolati...... Pensavo: "Sarebbe bello fare un Museo a cielo aperto"...... Un museo quartiere. Ri-creare il quartiere e la sua storia. Pensieri...... Pensieri del mio cammino.

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