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martedì 17 febbraio 2015
Grotta San Mauro - Leontinoi
Per anni l'ho cercata, sapevo della sua esistenza ma, non sapevo come andare. Domenica 15 febbraio 2015, con il gruppo Trekking Leontino, il sogno si è avverato.
Eccola! Avvolta nel silenzio dell'oblio. Immersa in una fitta vegetazione. Una vegetazione che, forse, vuol proteggerla .... Ma poi così protetta non lo è stata. Bella, silenziosa, maestosa.
In una terrazza mediana della costa orientale di cava San Mauro, 1 km circa a sud di Lentini, si hanno i resti di un interessante oratorio facente parte di un quartiere rupestre medioevale. Gli alloggi grottali sono allineati per alcuni centinaia di metri lungo la stessa terrazza e consistono di cameroni con soffitto piano delle tipologie lentinesi comuni. Della chiesa si conserva una stanzetta absidata ma si hanno palesi indizi dell'esistenza di un'altra camera più esterna con funzioni di atrio o di NAOS (cella del tempio, vale a dire lo spazio propriamente adibito al culto. Nella Architettura Cristiana ha vari significati: generalmente era la parte della chiesa compresa fra il NARTECE ed il BEMA, ma nel Medioevo Bizantino spesso con esso si designava l'intera chiesa.) L'ambiente superstite ha iconografia pressappoco trapezia e soffitto a forma di volta a botte ribassata. L'Abside, posta nella parte di levante, ha buona planimetria tonda e profilo d'alzato a sesto acuto. Il vano esistente ha una dimensione di : larghezza media mt 3,00 ; profondità mt 3,75; Abside - larghezza mt 2,15 e profondità mt 1,45. L'Oratorio era in gran parte affrescato. Nella conca Absidale era visibile un volto giovane di Cristo Pantocratore, un angelo e varie lettere a caratteri gotici. Nella parte laterale di sinistra si trovano 4 strati sovrapposti di dipinti bizantini .... Si tratta di un organismo sorto probabilmente nel XIII secolo (notizie prese dagli studi di S. Ciancio). La chiesa di San Mauro potrebbe avere accolto un insediamento monastico collocabile ad una presenza benedettina nella zona, Non ci sono notizie documentate. Nella calotta absidale, secondo il Cioancio, il dipinto poteva rappresentare una Natività. ci sono due angeli musicanti. L'Abside era fiancheggiata da 2 grandi pannelli incorniciati, si tratta di un S. Benedetto e di un S.Mauro (?????) Il Pisano Baudo parla della presenza di una immagine di S.Mauro.
NARTECE o ATRIO= locale che nelle chiese Bizantine anticipava lo spazio chiesastico vero e proprio e che spesso disimpegnava anche altri ambienti (esempio il Battistero).
BEMA= parte della chiesa Bizantina generalmente rialzata da gradini nella quale è posto l'altare e tutta l'area riservata al clero officiante. E' delimitata dal resto della chiesa dall'iconostasi o da cancelli o da transenne.
Degli affreschi resta ben poco, molto poco .... Restano le tracce di una grande primitiva bellezza. Resta il dolore causato dalla grande indifferenza. In me, resta, la gioia di aver finalmente visitato questa grotta. Resta anche una grande ansia di fare mista a grande impotenza ...... Non si può calpestare cosi brutalmente la nostra storia.
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